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Lutto nella televisione: la Rai piange un grande giornalista

Lutto nella televisione: la Rai piange un grande giornalista. È morto Ezio Zefferi, giornalista Rai tra gli artefici del Tg2 e delle sue principali rubriche di approfondimento. Fu anche vice direttore della testata e fu il responsabile e l’organizzatore della diretta dello sbarco sulla Luna da Roma con Tito Stagno, Andrea Barbato e l’inviato a Houston Ruggero Orlando.

Il giornalista Ezio Zefferi è morto all’età di 94 anni a Roma, il 24 dicembre. A darne l’annuncio il sindaco della città in cui aveva deciso di vivere dopo la pensione, Castellammare del Golfo, in provincia di Trapani, Nicolò Rizzo. Storico giornalista Rai ai tempi dell’informazione in bianco e nero, fu tra gli artefici della nascita del Tg2. Per la testata creò alcune rubriche, tra cui “Tg2 Dossier”, e fu anche vice direttore.

La carriera di Ezio Zefferi

Ezio Zefferi nacque a Tunisi il 5 settembre 1926. Iniziò la professione giornalistica a “Momento Sera”, poi passò alla “Gazzetta di Mantova”. Nel 1954 partecipò al primo concorso per teleradiocronisti Rai e fu tra i vincitori insieme a Umberto Eco, Elio Sparano, Furio Colombo.

Agli inizi degli anni ’60 realizzò con Enzio Biagi una serie di documentari, poi curò i servizi speciali del Telegiornale succedendo a Sergio Zavoli. Sotto Zefferi, nella notte tra il 20 e il 21 luglio 1969, ci fu l’organizzazione della lunga diretta dello sbarco sulla Luna da Roma con Tito Stagno, Andrea Barbato e l’inviato a Houston Ruggero Orlando.

Nel 1970 pubblico il libro “Grandangolo – 10 anni di servizi speciali del Telegiornale”. Nel 1976, dopo la riforma, partecipò con Andrea Barbato alla creazione del Tg2, curando le rubriche giornalistiche di approfondimento diventandone il responsabile: Tg2 Dossier, Grandangolo, Sestante. Concluse la carriera come vicedirettore del Tg2.

Appassionato di musica, lasciò la Rai nel 1986 e fu nominato sovrintendente del Teatro Regio di Torino. In questo periodo, cura la regia di opere liriche come “La fanciulla del west”, “Rigoletto”, “Norma” e “Forza del destino”.

È morto a Roma perché da tre anni non viveva più a Castellammare del Golfo per stare vicino ai suoi familiari.. Nella cittadina siciliana aveva organizzato varie manifestazioni culturali nel corso degli anni