Dopo la laurea con lode alla Sapienza di Roma, nel luglio del 1979, nel 1981 diventa Procuratore dello Stato e magistrato del Tar Piemonte, nel 1986 viene nominato consigliere giuridico del Ministero del Tesoro. Nel 1990 e 1991 lavora come consigliere giuridico del vicepresidente del Consiglio Claudio Martelli nel sesto governo Andreotti. La sua carriera politica è tutta nel solco di Forza Italia prima e Pdl poi, al fianco di Silvio Berlusconi: nel 1994 è nominato segretario generale della Presidenza del Consiglio dei ministri durante il primo governo Berlusconi.
Con la fine del primo governo Berlusconi e la nascita del successivo governo Dini nel gennaio 1995, viene nominato ministro per la funzione pubblica e per gli affari regionali e lo resta fino al marzo 1996. Eletto alla Camera dei deputati nella lista di Forza Italia, dal 1997 al 2000 è stato consigliere comunale a Roma; rieletto alla Camera nel 2001, è stato ministro per la Funzione pubblica dal 2001 al 2002 e poi per gli Affari Esteri, durante il secondo governo Berlusconi, dal 2002 sino al 2004, quando è diventato commissario dell’Unione Europea per il portafoglio Giustizia, Libertà e Sicurezza, incarico che ha rivestito sino al maggio 2008.
Rieletto alla Camera nelle elezioni politiche del 2008, dal maggio dello stesso anno al novembre 2011 ha nuovamente ricoperto la carica di ministro degli Affari Esteri.
Membro della Commissione per le riforme costituzionali (2013-2014) e tuttora Consigliere speciale del governo serbo per le trattative di adesione all’Unione Europea, dal 2011 al 2013 è stato Presidente della Fondazione Alcide De Gasperi. Frattini era Presidente della Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale (SIOI), ente non a scopo di lucro a carattere internazionalistico. Nel 2014 è chiamato al Coni come Presidente dell’Alta Corte di Giustizia Sportiva. Dal 14 gennaio scorso era presidente del Consiglio di Stato.
Il ricordo di Mattarella: “La sua scomparsa priva la Repubblica di un protagonista di alto profilo”
“La morte del presidente Franco Frattini mi addolora profondamente. La sua scomparsa priva la Repubblica di un protagonista di alto profilo che in questi anni ha recato un importante contributo alla vita delle nostre istituzioni”. Lo ricorda così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “In Parlamento, alla guida di importanti ministeri, come componente della commissione della Unione europea, nella autorevole presidenza del Consiglio di Stato e nell’impegno politico, culturale, amministrativo – osserva Mattarella – la sua presenza è sempre stata da tutti apprezzata in grande misura”.