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Lucia Annunziata ha perso la testa, gelo in studio dopo l’annuncio. Gli italiani restano a bocca aperta.

Roccella ha anche difeso l’esponente di FdI Fabio Rampelli che ha parlato di “persone dello stesso sesso che spacciano per figli bambini avuti con la maternità surrogata fuori dai confini dell’Italia”, dicendo che il termine non è corretto ma che la verità è quella detta da Rampelli. Inoltre, la ministra ha sottolineato che “un genitore omosessuale può essere un ottimo genitore ma bisogna vedere che modello vogliamo: noi abbiamo un modello che prevede una mamma e un papà”.

Annunziata ha replicato che la politica deve dare una visione per il futuro e che è la politica stessa che deve decidere se la maternità è una cosa da mercato. La discussione è stata accesa e le due donne si sono scambiate qualche parola pesante, ma Annunziata si è subito scusata con la ministra ei telespettatori per l’utilizzo di un termine poco appropriato.

La maternità surrogata è una pratica sempre più diffusa a livello internazionale, ma che in Italia è vietata. Il dibattito su questa pratica è molto acceso e coinvolge molti aspetti etici e giuridici. In particolare, la pratica della maternità surrogata si basa sulla possibilità di una donna di portare avanti la gravidanza per conto di un’altra coppia, che poi diventa la famiglia del bambino nato.

La polemica sulla maternità surrogata è destinata a continuare, in un momento in cui il tema dei diritti delle coppie omogenitoriali è sempre più presente nell’agenda politica. La questione solleva questioni complesse e delicate, che riguardano il rapporto tra la genitorialità e la sessualità, la famiglia e la biologia, il mercato e la giustizia sociale.