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Italia. Scossa di terremoto poco fa

Che cos’è un terremoto e come si genera

Il terremoto è un fenomeno naturale che si verifica a seguito dei movimenti delle placche tettoniche che compongono la crosta terrestre. Queste placche, o zolle, sono in costante movimento e, quando si scontrano o si allontanano, generano intense pressioni che causano un accumulo di stress e di energia nelle rocce in profondità.

Quando lo stress supera la capacità di resistenza delle rocce, queste si fratturano improvvisamente lungo delle superfici di rottura chiamate faglie. Questo processo rilascia l’energia accumulata sotto forma di onde sismiche, che si propagano attraverso la Terra e sono percepite come scosse di terremoto.

L’ipocentro e l’epicentro: i punti chiave del terremoto

Il punto all’interno della Terra dove ha origine il terremoto è chiamato ipocentro. L’epicentro, invece, è la proiezione verticale dell’ipocentro sulla superficie terrestre e rappresenta l’area dove gli effetti del terremoto sono più intensi. Questo è il punto in cui le onde sismiche emergono con maggiore forza, provocando i danni maggiori.

Tipi di onde sismiche

Le onde sismiche si dividono principalmente in due categorie: onde di volume e onde superficiali. Le onde di volume comprendono le onde P e le onde S. Le onde P, o onde primarie, sono onde di compressione che si propagano più velocemente e sono le prime a essere rilevate dai sismografi. Esse causano un movimento di compressione e dilatazione delle particelle di roccia nella direzione di propagazione dell’onda.

Le onde S, o onde secondarie, sono onde trasversali che si propagano più lentamente e causano un movimento oscillatorio delle particelle di terreno perpendicolare alla direzione di propagazione dell’onda. Dopo le onde P, sono le seconde a raggiungere la superficie.

Le onde superficiali, invece, si propagano solo lungo la superficie della Terra e possono causare effetti ondulatori o sussultori, a seconda del tipo di movimento prevalente. Queste onde sono spesso responsabili dei maggiori danni durante un terremoto.

Sequenze sismiche e sciami sismici

I terremoti raramente si verificano in modo isolato. Di solito, sono accompagnati da una serie di scosse minori. Queste sequenze sismiche possono includere scosse premonitrici, che precedono l’evento principale, e repliche, che seguono il terremoto principale. In alcune aree, si verificano frequentemente eventi sismici di bassa intensità, noti come sciami sismici, che possono durare giorni, settimane o persino mesi.

Dopo un terremoto significativo, è comune aspettarsi nuove scosse di minore energia. Questo avviene perché, dopo il movimento lungo la faglia principale, la litosfera cerca un nuovo equilibrio attraverso piccoli e successivi assestamenti.

Frequenza dei terremoti

Ogni giorno, nel mondo, avvengono migliaia di terremoti di piccola magnitudo. Questi non provocano danni e spesso non sono neanche avvertiti dall’uomo. Sono però registrati da strumenti sofisticati, come quelli della Rete Sismica Nazionale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) che, ogni anno, localizza dai 1700 ai 2500 eventi di magnitudo pari o superiore a 2.5.

La difficoltà nel riconoscere una scossa premonitrice da un normale terremoto di bassa intensità rende impossibile prevedere con precisione l’evoluzione di una sequenza sismica o la sua durata.

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