Sono stati specializzati per diventare animali da compagnia e a livello internazionale non sono considerati bestiame e non saranno regolati come tali in Cina».
Si legge nel testo di spiegazione.
La lista ha anche aggiunto 13 specie considerate «speciali» e che sarebbero esenti dalle restrizioni sugli animali selvatici, tra cui renne, alpaca, fagiani, struzzi e volpi.
«Questo proposta di legge, se approvata, rappresenterà un enorme passo in avanti per la protezione degli animali in Cina e un cambio culturale davvero importante»
ha commentato Martina Pluda, direttrice di Humane Society International Italia, l’associazione americana che stima tra i 10 e i 20 milioni i cani uccisi ogni anno in Cina per la loro carne.
In particolare, migliaia di questi animali sono macellati durante la festa della carne di cane di Yulin, in condizioni ritenute crudeli dai difensori degli animali.
«Questa decisione darà un nuovo status giuridico a cani e gatti come animali da compagnia, invece di essere considerati carne per il consumo umano.
Cosa che sta diventando sempre di più l’opinione comune tra la popolazione cinese – spiega Pluda – .
Vedere azzerati i numeri delle uccisioni di cani, è un grande risultato».