Qui, un migrante con un barbecue improvvisato con quattro tavole di legno stava cuocendo qualcosa.
Ci è voluto poco per capire che quello sul fuoco era un gatto che il migrante aveva ucciso poco prima e che si stava apprestando a mangiare.
Una donna si è immediatamente scagliata contro di lui per filmare quell’abominio: “Ti faccio arrestare, da noi i gatti non si cucinano”.
“Non ho i soldi”, le ha risposto l’uomo. Le urla della donna hanno richiamato l’attenzione di tutti i presenti in stazione, che hanno ripreso quanto stava accadendo, non prima di aver chiamato le forze dell’ordine.
“I soldi ce li hai, vedo che hai le sigarette. I soldi per quelle ce li hai”, ha continuato la donna.
Il migrante ha continuato con il suo folle barbecue, mentre il povero gatto giaceva ormai carbonizzato sul fuoco e i presenti assistevano inermi a quell’orrore che si stava consumando davanti a loro.
“Vergognosi, schifosi, pezzo di merda”, urla la donna mentre riprende quella mostruosità, nell’indifferenza dell’uomo che continua imperterrito il suo “barbecue”.
La Nazione riferisce dell’arrivo dei carabinieri, che accertati i fatti hanno portato l’uomo in caserma.
Qui è stata verificata la regolarità della sua permanenza in Italia ed è per lui scattata la denuncia per crudeltà e senza necessità, secondo quanto previsto dall’articolo 544 bis del codice penale in materia di maltrattamento degli animali.
Forte lo sgomento di chi, purtroppo, ha dovuto assistere a quello scempio, inconcepibile per qualunque Paese civile.
Inaccettabile che in Italia si possa perpetrare un simile atto di violenza.