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Il calendario da “zona rossa”. Arrivano i divieti per le Feste

Dal 31 dicembre al 3 gennaio: torna la zona rossa

In queste date tornerà la zona rossa in tutta Italia, con l’obiettivo del governo di evitare veglioni l’ulito giorno dell’anno e pranzi tra parenti. Divieto totale di spostamenti anche all’interno del proprio Comune. Da giovedì 31 dicembre fino a domenica 3 gennaio sarà vietato uscire di casa, eccetto validi motivi. Le multe per chi non seguirà il divieto andranno dalle 400 ai 1000 euro. Aperti solo i negozi di prima necessità.

Dal 4 al 6 gennaio

Da lunedì 4 gennaio si esce dal rosso. Lo stesso dovrebbe valere anche per il giorno della Befana. I negozi potranno riaprire, tornerà il coprifuoco alle 22 e ci si potrà muovere liberamente all’interno del proprio Comune, basterà non oltrepassare i confini regionali. Chi vorrà raggiungere un’altra regione dovrà aspettare il 7 gennaio.

Questo potrebbe essere il calendario dei prossimi giorni che ci accompagneranno nell’anno nuovo. Il condizionale è d’obbligo perché ancora non è stato deciso nulla di certo. Il premier Conte sarebbe sempre dell’idea di non irrigidire troppo le norme esistenti, ma è l’ala rigorista che vuole maggiori restrizioni. Comunque, per oggi sarebbe attesa la decisione finale, non prima però di una battaglia per le deroghe. Conte e Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli-Venezia Giulia, pensano sarebbe necessario “concedere una deroga per vedere i familiari il giorno di Natale”.

I ministri Speranza e Franceschini continuano a pressare affinché tutta l’Italia venga colorata di rosso dal 24 dicembre al 6 gennaio e preferirebbero vietare gli spostamenti tra regioni già da questo fine settimana, bloccando la possibilità agli italiani di raggiungere i parenti, e mettendo in seria difficoltà chi ha prenotato treni e aerei da giorni. Il timore che possano verificarsi controlli da parte delle forze dell’ordine anche all’interno delle abitazioni private sembra essere scongiurato. Ancora in forse il ritorno a scuola in presenza dal 7 gennaio. Il governo sarebbe propenso ad attuarlo, ma i governatori e i presidi si sono mostrati ancora molto scettici a riguardo.