In un liceo di Bergamo già collocati i divisori in plexiglass nelle aule
Fonte foto: Cesare Botti, preside liceo Monzù Bergamo
I pannelli di plexiglass per mantenere il distanziamento sociale tra i banchi e consentire così agli alunni di tornare a scuola in sicurezza:
è tra le ipotesi fatte dal ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, durante la riunione con il premier Conte e i sindacati.
Ipotesi che, secondo le intenzioni, del Governo dovrebbero permettere a tutti di seguire le lezioni in presenza e non da remoto, a distanza, come è stato nella fase acuta dell’emergenza.
Il ritorno alla didattica a distanza ci sarà solo nel caso malaugurato di ritorno della pandemia e sarà regolato da linee guida specifiche.
Che cos’è il plexiglass
Molti si saranno chiesti che cos’è il plexiglass, tornato in auge in questo periodo di emergenza coronavirus.
Il plexiglass è una materia plastica inventata nel Novecento, trasparente, infrangibile, flessibile e resistente utilizzata in moltissimi settori.
Tecnicamente è chiamato polimetilmetacrilato (PMMA in forma abbreviata), ma è noto anche con molti altri nomi commerciali.
A differenza del vetro poi è infrangibile, molto flessibile e ancor più trasparente (il suo coefficiente di trasparenza è di 0,93, mentre quello del vetro va da 0,80 a 0,90).