Ne era rimasto impressionato e aveva detto che sarebbe voluto diventare anche lui cardinale.
Ma, solo qualche giorno dopo quell’incontro, osservando il pittore che tinteggiava i muri di casa nostra, disse anche che da grande avrebbe voluto fare l’imbianchino…».
Dopo aver rievocato gli anni bui della guerra e l’opposizione al nazismo del padre dei fratelli Ratzinger, di professione gendarme, Georg aveva parlato dell’amore per la musica che li accomunava:
«Nella nostra casa tutti amavano la musica. Nostro padre aveva una cetra che suonava spesso la sera.
Cantavamo insieme. Per noi era sempre un evento. A Marktl sull’Inn, poi, c’era una banda musicale che mi affascinava molto.
Ho sempre pensato che la musica sia una delle cose più belle che Dio abbia creato.
Anche mio fratello ha sempre amato la musica: forse l’ho contagiato io».
Georg Ratzinger era un uomo schietto e poco avvezzo alla diplomazia.
Ad esempio, non ha mai nascosto di non aver esultato per l’elezione del fratello, avvenuta nell’aprile 2005:
«Devo ammettere che non me l’aspettavo – aveva detto – e sono rimasto un po’ deluso…
Dati i suoi gravosi impegni, ho capito che il nostro rapporto si sarebbe dovuto ridimensionare notevolmente.
In ogni caso, dietro la decisione umana dei cardinali c’è la volontà di Dio, e a questa dobbiamo dire sì».
Nel 2011, intervistato da una rivista tedesca, Georg Ratzinger aveva detto:
«Se non dovesse più farcela dal punto di vista della condizione fisica, mio fratello dovrebbe avere il coraggio di dimettersi».
E sarà proprio lui a ricevere tra i primi, con un anticipo di mesi, la notizia della storica decisione del Pontefice di rinunciare al ministero petrino per ragioni legate all’età.
«L’età si fa sentire – aveva commentato Georg dopo l’annuncio del febbraio 2013 – Mio fratello desidera più tranquillità nella vecchiaia».
Nonostante i problemi alle gambe e alla vista, il fratello maggiore del Papa emerito ha continuato a viaggiare da Regensburg a Roma, trattenendosi nel monastero Mater Ecclesiae per diversi periodi e facendo spesso compagnia a Benedetto.
Era comparso, con alcuni brani di intervista, anche nel documentario di 29 minuti realizzato dal giornalista Tassilo Forchheimer per la Bayerischer Rundfunk, emittente radiotelevisiva pubblica locale del Land della Baviera, mandato in onda nei nel gennaio 2020.
Fonte VaticanoNews