Quel giorno l’uomo, afroamericano di 46 anni residente a Minneapolis, viene fermato da quattro poliziotti a causa di un documento falso.
Dopo averlo fatto uscire dall’auto in cui si trovava, uno degli agenti, Chauvin, lo ha tenuto a terra con un ginocchio sul collo per 8 minuti e 46 secondi, causandone la morte per soffocamento.
Il caso di Floyd è rimbalzato in tutti i siti, giornali e tv del mondo dopo che è stato diffuso il video, fatto da un passante.
Che documenta gli ultimi minuti di vita dell’uomo che, a terra, urla “I can’t breathe” (“non riesco a respirare”), mentre viene tenuto fermo con un ginocchio sul collo da un agente.
Dopo oltre otto minuti, Floyd smette di muoversi: solo in quel momento viene chiamata l’ambulanza ma l’uomo morirà poco dopo.