Geolier, la preoccupazione del padre dopo Sanremo
Le preoccupazioni paterne di Geolier sono state evidenti fin dall’episodio di Sanremo, dove nonostante un’enorme popolarità e un ampio consenso da parte del pubblico a casa, è arrivato secondo
Questo rapper napoletano sta vivendo un momento di grande notorietà, ma chi è realmente dietro al nome d’arte Geolier
Fin dalla sua infanzia, Emanuele Palumbo è stato affascinato dal mondo della musica, influenzato fin da giovane da artisti come i Club Dogo e i Co’Sang di Luchè, che ha anche accompagnato sul palco durante la serata delle cover a Sanremo
A soli dodici anni, ha composto la sua prima canzone, per poi affinare le sue abilità partecipando a gare di freestyle, un percorso comune per molti rapper emergenti
È stato poi che Emanuele ha assunto il nome d’arte Geolier, un termine francese che si riferisce agli abitanti di Secondigliano, il quartiere di Napoli in cui è cresciuto
La sua infanzia in questo quartiere, noto per le sue difficoltà, ha lasciato un’impronta profonda sulla sua vita e sulla sua musica. Ha dichiarato: “Per me questo non è lavoro, il lavoro è altro. Io arrivo da Secondigliano, a 7-8 anni lavoravo a casa a montare viti e bulloni”.
La sua dedizione al lavoro è stata tramandata da suo padre Vincenzo, che lo ha sostenuto nel suo percorso musicale, anche se con un tocco di preoccupazione paterna evidente. Dopo la sua performance a Sanremo, Geolier ha raccontato che suo padre lo ha chiamato dicendo: “Il primo posto, vabbuò, ma hai mangiato?”.
Nonostante le difficoltà e le preoccupazioni familiari, Geolier ha sempre lavorato duramente per perseguire la sua passione per la musica. Ha iniziato a fare musica mentre frequentava ancora la scuola e lavorava in una fabbrica di lampadari.
Il suo percorso verso il successo è stato caratterizzato da sacrifici e decisioni controverse, come quella di abbandonare gli studi e il lavoro per concentrarsi completamente sulla sua carriera musicale. Questa scelta non è stata compresa appieno da suo padre, ma è stata determinante per il suo futuro.
Il suo primo singolo, “P Secondigliano”, uscito nel 2018 in collaborazione con Nicola Siciliano, ha segnato l’inizio del suo successo. Successivamente, ha firmato con l’etichetta di Luchè, un’altra figura chiave nella sua ascesa nel mondo della musica.
Il suo album di debutto, intitolato “Emanuele”, ha ricevuto il disco di platino e ha visto collaborazioni con artisti del calibro di Emis Killa, Guè e lo stesso Luchè. Questo ha contribuito a consolidare ulteriormente il suo nome nell’industria musicale italiana.
Tuttavia, è stato con il brano “Il coraggio dei bambini” che Geolier ha ottenuto il successo definitivo, aprendo le porte alla sua partecipazione a Sanremo e alla consacrazione al pubblico nazionale.
Anche prima di Sanremo, Geolier aveva già raggiunto traguardi straordinari, come essere il primo artista ad esibirsi per tre concerti consecutivi allo stadio Diego Armando Maradona di Napoli, con due date già esaurite in meno di 48 ore. Questo è stato un evento senza precedenti nella sua carriera, che ha dimostrato il suo crescente appeal e la sua influenza nel panorama musicale italiano.
Oltre alla sua carriera musicale, Geolier ha anche una vita personale significativa, come dimostra la sua relazione con Valeria, nota come VD’A, una content creator che lo ha accompagnato durante la sua esperienza a Sanremo.
La presenza della sua compagna durante questo importante momento della sua carriera sottolinea il sostegno e il legame che condividono.
Geolier rappresenta un esempio di determinazione e talento che ha saputo emergere nonostante le difficoltà e le preoccupazioni familiari. Il suo percorso musicale è stato caratterizzato da successi straordinari e ha dimostrato la sua capacità di influenzare e ispirare il pubblico italiano.
Con il suo futuro ancora pieno di potenzialità, Geolier continua a conquistare il cuore degli appassionati di musica in tutto il paese