L’allarme sarebbe scattato a seguito della conferma tramite tampone di due casi sospetti, da cui poi sono successivamente emersi gli altri contagiati.
Non si tratta del primo caso in Italia di focolaio esploso all’interno di un’azienda di trattamento carni.
Già lo scorso luglio infatti avevano destato preoccupazione i cluster emersi in alcuni salumifici della provincia di Mantova, evidenziando la particolare vulnerabilità sanitaria di questi luoghi di lavoro.
La situazione nella regione
Prima dell’emersione del focolaio trentino, l’ultimo bollettino del ministero della Salute registrava 92 persone positive al coronavirus nel territorio della provincia autonoma.
Di cui 87 in isolamento domiciliare, 4 ricoverate con sintomi e una ricoverata nel reparto di terapia intensiva.
Nella confinate provincia autonoma di Bolzano i contagiati sono invece attualmente 201.