“Mia figlia è abituata ad andare in ospedale con la madre, che però ha da poco la patente e non si sente tranquilla a guidare in un viaggio così lungo”.
Giustificazione ritenuta inutile degli agenti e multa al guidatore da 530 euro:
“Io sono in cassa integrazione e questo mese ho preso 590 euro”, aveva aggiunto l’uomo.
Secondo i poliziotti non c’erano giustificazioni accettabili per lo spostamento.
Poi il passo indietro.
Dall’esame degli atti acquisiti per verificare la circostanza, spiegano nel comunicato stampa del Viminale.
“risultavano invece assolutamente sussistenti le oggettive condizioni che consentivano anche alla mamma di accompagnare la sua bambina, tenuto conto degli oggettivi motivi di salute e dell’esigenza di badare anche all’altro figlio minore”.