Edoardo Vianello, l’annuncio è appena arrivato, nessuno se lo aspettava alla sua età:
Edoardo Vianello e l’arrivo istantaneo delle vibrazioni estive
Il solo accenno a Edoardo Vianello evoca immagini di estati d’altri tempi, spiagge degli anni ’60 dove, armati di pinne, bellezze baciate dal sole e giovani cuori si crogiolavano sotto l’abbraccio del sole.
Eppure, sotto quelle melodie spensierate si nasconde un successo duraturo, alimentato da una sottile corrente di malinconia che a volte brilla come un contrappunto.
È una malinconia che trova posto tra il fascino malizioso di Vianello e le liriche deliziosamente frivole di Carlo Rossi. Si potrebbe riflettere sul fatto che anche i danzatori di Watussi, se dovessero ascoltare la canzone a loro dedicata, non solo perdonerebbero ma si unirebbero alla danza.
In alcune delle composizioni di Vianello c’è un elemento quasi inquietante, come evidenziato dagli arrangiamenti creativi di Ennio Morricone. Questa consapevolezza mi ha colpito l’anno scorso quando ho ascoltato “Finimondo” di Myss Keta, dove “Il capello” di Vianello ha trovato un inquietante riscontro nell’ambientazione un po’ cupa del pezzo.