L’uomo, di 72 anni, è attualmente ricoverato per via delle ferite riportate.
Il 72enne pare abbia un passato turbolento alle spalle, caratterizzato da furti e dallo svolgimento di attività illecite.
Non solo, tra i suoi precedenti va annoverata la responsabilità di altri incidenti: per ben 3 volte avrebbe investito dei pedoni senza fermarsi a prestare soccorso.
La sua auto era stata posta sotto sequestro proprio per questo motivo e gli era stata revocata la patente.
Eppure, domenica si è recato a Paderno e ha percorso aree chiuse al traffico e riservate ai pedoni, causando la tragedia che oggi tutti conosciamo.
FERITO ANCHE IL PADRE DEL BAMBINO
Il 72enne, per via dei suoi precedenti, ha la residenza ufficiale al carcere di San Vittore (Milano), ma da qualche tempo viveva all’interno della sua macchina.
Proprio la stessa macchina che ha travolto e ucciso il piccolo Lyam lo scorso 2 giugno.
Nell’impatto è rimasto ferito anche Allan, il 27enne padre della giovane vittima, che tuttavia non sembrerebbe essere in pericolo di vita.
(di Gabriele G.)