“Il volontariato ha assolutamente arricchito la sua vita” ha detto la figlia di David, Susan Lilly. “Ha avuto una carriera imprenditoriale di grande successo; non l’ho mai sentito parlare con di ciò che aveva fatto durante i suoi 41 anni con l’azienda come quando descriveva con apprezzamento e amore per il suo coinvolgimento con le persone in ospedale”.
David era diventato famoso dopo che la sua storia era stata resa pubblica dallo stesso ospedale pediatrico di Atlanta che aveva condiviso sui social una foto del ‘nonno’ con in braccio uno dei ‘suoi’ bimbi. Da lì erano arrivate diverse interviste alle emittenti televisive americane, come quella ad 11 Alive: “Alcuni dei miei amici mi chiedono cosa faccio qui. E io dico: ‘Beh, tengo in braccio i bambini’.
Mi vomitano addosso, mi fanno la pipì addosso e loro dicono: ‘Perché lo fai?’. Alcune persone semplicemente non capiscono il tipo di beneficio che può darti tenere semplicemente in braccio un bambino come questo”.
David non ha potuto più recarsi in ospedale durante la pandemia da Covid-19, anche e soprattutto quando ha ricevuto la terribile diagnosi del cancro. “Nessuno di noi se lo aspettava”, ha detto Susan a Today. “Ha chiarito a tutti i suoi cari e anche ai suoi amici che si sentiva grato di aver vissuto una vita piena e ricca”.
Il Children’s Healthcare di Atlanta ha organizzato una parata automobilistica in onore di David e la sua famiglia prima che morisse, condividendo il video su Facebook con la didascalia: ‘Per onorare questa leggenda dell’ospedale, che ha trascorso quasi 15 anni a prendersi cura dei più piccoli nei nostri reparti di terapia intensiva”.