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È morta Daniela Zedda

Sembrava che tutto fosse già predestinato nella sua mente, in attesa del momento perfetto per rendere tangibile quell’immagine e condividerla con il mondo. Daniela Zedda era una perfezionista ossessiva, sia nella fotografia che nella vita quotidiana. I suoi ritratti nel mondo del jazz sarebbero stati successivamente raccolti nel volume intitolato “Solitude”, con i testi di Giuseppe Videtti e pubblicato da Imago Multimedia Editore.

Dopo aver immortalato i mostri sacri della musica, era naturale per lei espandersi nel mondo dell’arte e della letteratura, accettando le chiamate dei festival culturali sardi, come l’Isola delle Storie a Gavoi e il Tuttestorie a Cagliari. Le sue opere sono state esposte in tutto il mondo, in mostre allestite a New York (compreso il palazzo del New York Times), Parigi, Praga e Budapest.

I ritratti di Daniela Zedda avevano un qualcosa di speciale: non solo erano frutto di una regia impeccabile, che prendeva in considerazione il contesto circostante e si focalizzava sull’ascolto dell’altro, ma erano anche in grado di comporre armoniosamente anche i volti più oscuri e irregolare. Nessun autore, filosofo o maître à penser, anche tra i più schivi, poteva sottrarsi alla richiesta di un ritratto da parte sua, suscitando in lei una compiaciuta ironia. Il segreto del suo talento risiedeva nella generosità, che si sposava perfettamente con il suo senso innato per il bello.

“Quando guardo una persona, osservo le linee del volto, catturando le luci e le ombre, gli elementi positivi e negativi”, spiegava Daniela Zedda. “Ma c’è molto di più: il modo di gesticolare, la postura, l’atteggiamento davanti alla macchina fotografica. Aspetto l’armonia e, in quell’istante preciso, scatto l’immagine”. Alcuni dei suoi ritratti sono stati raccolti nel volume intitolato “Al di là del mare”, con testi di Maria Paola Masala.

La morte di Daniela Zedda rappresenta una grande perdita per il mondo della fotografia e dell’arte. Il suo approccio unico, basato sull’ascolto empatico e sulla ricerca dell’essenza umana, ha lasciato un’impronta indelebile nell’universo dei ritratti. Le sue fotografie continueranno a ispirare ea trasmettere emozioni, testimoniando il suo straordinario talento e il suo immenso contributo al mondo della fotografia. Daniela Zedda rimarrà per sempre una figura iconica, una fotografa che ha saputo catturare l’anima della musica e dell’arte con la sua sensibilità unica.