Schlein ha inoltre commentato sulle accuse di massimalismo rivolte ai suoi detrattori, affermando che non si può considerare massimalista il 75% degli italiani che sostiene l’istituzione di un salario minimo. Ha difeso anche l’aumento delle risorse destinate alla sanità pubblica, sostenendo che la battaglia per i diritti civili e quella per i diritti sociali sono strettamente connesse.
La segretaria del Pd ha osservato che le recenti dichiarazioni provenienti dalla destra non sono casuali, ma fanno parte di una strategia. Secondo Schlein, il governo attuale non sta affrontando adeguatamente i diritti civili e allo stesso tempo sta tagliando i fondi per la sanità e aumentando la precarietà del lavoro. Ha affermato che sembra che ci sia un’ossessione da parte del governo per negare i diritti civili, mentre per il Partito Democratico i diritti civili sono indissolubilmente legati ai diritti sociali. Schlein ha interpretato queste azioni come un tentativo di distrarre le categorie più vulnerabili attraverso un dibattito su temi divisivi.
Rispondendo a una domanda sull’apparente mancanza di dialogo tra il Pd e il mondo cattolico e moderato, Schlein ha affermato che il partito è attento a temi importanti per il mondo cattolico, come la lotta alla povertà e l’emergenza climatica. Ha sottolineato il desiderio di ricucire eventuali divisioni con il mondo cattolico, menzionando ad esempio il rifiuto del rinnovo della collaborazione con la Guardia Costiera libica.
La segretaria del Pd ha anche criticato il silenzio del primo ministro su diverse questioni, come le inchieste che coinvolgono Daniela Santanchè, il caso del figlio di La Russa e le polemiche suscitate dalle dichiarazioni del presidente del Senato. Schlein ha evidenziato che vi sono molte questioni aperte sul tavolo, tra cui l’occupazione, le pensioni e la sicurezza sul lavoro, e che l’opposizione sta chiedendo conto al governo su tali temi.
In conclusione, Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha espresso la sua posizione favorevole al supporto della comunità LGBTQ+ da parte delle istituzioni, criticando le dichiarazioni omofobe di Andrea Abodi. Ha difeso la lotta per i diritti civili e sociali, sottolineando l’importanza di non dividere ma di unire la società. Ha inoltre chiesto al governo di rispondere alle questioni urgenti sollevate dalle opposizioni e ha criticato il silenzio del primo ministro su diverse questioni di interesse pubblico.