La cosiddetta “memoria flessibile” è fondamentale perché ci aiuta imparare cose nuove e ci stimola a collegare in maniera più efficace tutte le nozioni acquisite nel tempo.
Chi dimentica in fretta può avere un’accentuata attitudine multitasking, è abile nel risolvere i problemi e si adatta con facilità alle situazioni più diverse.
Per dimostrarlo hanno sottoposto un campione di soggetti ad alcuni esercizi mnemonici, chiedendo loro di ricordare combinazioni di parole, numeri e suoni.
È emerso che chi dimenticava determinati dettagli, anche solo poche ore dopo averli ascoltati, riusciva però a ricordarne le parti più utili per risolvere ulteriori esercizi proposti in seguito.
In pratica lo smemorato è abituato a cancellare dalla propria memoria breve tutti quei dettagli che non si riveleranno utili in futuro
Ma si concentra meglio su quelle informazioni che, collegate tra loro, possono portalo a nuovi livelli di conoscenza.
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