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Dieta del digiuno: l’elisir di lunga vita di uno scienziato genovese

Magari sane, con alimentazione corretta e un po’ di attività fisica.

Lotta al tumore

Oltre che ritardare l’invecchiamento, digiunare una volta al mese, proprio grazie alla rigenerazione del sistema, potrebbe diventare un alleato nelle cure messe in campo nella lotta contro il tumore, come coadiuvante della chemioterapia.

Ma non solo.

Secondo Longo, che da anni si guadagna pagine su riviste specializzate portando avanti teorie su questi suoi studi, la privazione strategica e periodica di alcuni nutrienti ha una funzione anti-cancerogena (affama le cellule cancerose) e protegge il sistema immunitario.

Una dieta ipocalorica per restare giovani

La dieta al centro della ricerca, in pratica ipocalorica in quanto l’apporto di calorie viene ridotto fino al 54%, riprogramma il corpo in modo tale da indurre una modalità di invecchiamento più lento, e al tempo stesso sollecita la rigenerazione cellulare.

Per arrivare a tali conclusioni, si sono prima analizzati i lieviti e i loro meccanismi biologici e molecolari innescati dal digiuno.

Poi si è passati alla restrizione calorica applicata ai topi, che generalmente vivono al massimo tre anni, con quattro giorni di quasi digiuno, due volte al mese.

La durata della loro vita è sbalorditivamente salita dell’undici per cento, col sistema immunitario in pratica ringiovanito, minore incidenza dei tumori, di perdita del tessuto osseo e di malattie infettive.

Nei topi più anziani, invece, c’è stato anche un aumento del numero di cellule staminali in vari organi, cervello incluso, dove la dieta ha migliorato apprendimento e memoria.

Più magri e più sani?

Dopo le cavie, si è passati alla prova sull’uomo, con 19 volontari sani che hanno sperimentato la restrizione calorica, ovvero tre cicli una volta al mese, per cinque giorni.

La dieta messa a punto dai ricercatori, con una composizione particolare di proteine, carboidrati, grassi e micronutrienti, ha fatto diminuire i biomarcatori di invecchiamento, diabete, malattie cardiovascolari e cancro.

I fattori di rischio legati al diabete e alle malattie cardiovascolari si sono abbassati, senza effetti collaterali su muscoli e ossa.

Seguendo questa dieta ogni 3-6 mesi, a seconda della circonferenza addominale e dello stato di salute, Longo ritiene che chiunque sia in grado di ottenere dei benefici.

Addirittura, per obesi e le persone a rischio elevato, il digiuno potrebbe essere applicato, sempre sotto controllo medico, anche fino a una volta ogni due settimane.

Ma ora, continuando le ricerche, si attende un parere da parte del Ministero della Salute su questa scoperta.

E nel frattempo, il consiglio vero, è quello di evitare diete fatte in casa o digiuni occasionali: senza la supervisione e la consulenza di un dottore non c’è pancetta che valga rischi eccessivi per la propria salute.

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