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De Luca firma una nuova ordinanza: marcia indietro

Da oggi in poi garantiremo solo gli interventi salva vita per le emergenze estreme e arricchiamo la rete dei punti nascita. Tutto quello che può essere rinviato sarà rinviato”, ha detto De Luca.

L’Asl Napoli 1 ha già sospeso dalla mezzanotte appena trascorsa i ricoveri programmati sia medici che chirurgici, fatti salvi i ricoveri con carattere di urgenza non differibili e quelli per pazienti oncologici e e oncoematologici medici e chirurgici.

Per impedire ai contagi di aumentare serve una nuova stretta sulle attività commerciali che favoriscono gli assembramenti.

Ristoranti, bar e attività che consentono ai clienti di sedersi mantenendo la distanza di sicurezza possono restare aperte con le regole attualmente in vigore.

Ma “le attività che non hanno posti a sedere e lavorano per asporto, in quanto questo determina assembramenti, saranno vietate.

È una misura inevitabile, dobbiamo evitare assembramenti davanti ai locali e in orari notturni.

Deve essere bloccata la movida, è inutile fare appelli al senso di responsabilità, abbiamo percentuale di irresponsabili che non capiscono le cose più elementari”, ha detto a De Luca.

Per la Regione al momento non c’è un problema di posti nelle terapie intensive degli ospedali campani.

“Ma ora mancano gli anestetisti: abbiamo fatto i concorsi e non si è presentato nessuno. La Protezione civile ce ne ha inviati 17 ma se necessario bloccheremo altri reparti per averne a disposizione per il Covid”.

Anche la corsa non sarà più consentita se non dalle 6 alle 8 e mezzo.

“La situazione demografica campana è molto delicata, guai a noi se perdiamo controllo sull’area metropolitana di Napoli che è quella con maggior densità abitativa d’Europa.

Perciò abbiamo preso e dobbiamo prendere decisioni di rigore prima degli altri. Obiettivo fondamentale è salvare le vite, non abbassare il numero dei contagiati”, ha aggiunto De Luca su Facebook.

“Finora ci sono stati 487 decessi in Campania, enormemente meno di altre regioni; un miracolo tenuto conto della densità abitativa.

Ma questa situazione può cambiare subito, nulla ci garantisce se non le scelte che prenderemo e la responsabilità nel rispettarle”.

L’annuncio delle nuove restrizioni è stato compensato in serata dal passo indietro su nidi e asili nel giorno delle accese proteste dei genitori per la chiusura degli istituti e di quelle dei conducenti degli scuolabus rimasti senza lavoro.

Sul web intanto gira la foto di un bambino con il suo banchetto davanti alla sua scuola materna con l’ingresso sbarrato. Lui fermo, seduto e in silenzio con il suo grembiule e la mascherina.