Questo “comporta un forte impegno dei servizi territoriali nelle attività di ricerca dei contatti che si sta dimostrando efficace nel contenere la trasmissione locale del virus.
– si legge nel report – come dimostrato da valori di Rt pari o inferiori a 1 nella maggior parte delle Regioni e province autonome”.
L’indice di trasmissione nazionale (Rt) “calcolato sui casi sintomatici, nel periodo 23 luglio-5 agosto, è pari a 0.96 (0.75 –1.2)”.
Il dato “indica che, al netto dei casi asintomatici identificati attraverso attività di screening/tracciamento dei contatti e dei casi importati da Stati esteri.
Continua il rapporto – il numero di casi sintomatici diagnosticati nel nostro paese è stato sostanzialmente stazionario nelle scorse settimane”.
Gli esperti fanno inoltre sapere che l’età mediana dei casi diagnosticati nell’ultima settimana “è ormai intorno ai 40 anni”.
Un nuovo lockdown nazionale “è decisamente improbabile”, ma le chiusure locali “possono diventare inevitabili se la situazione sfugge di mano.
Se il controllo del territorio e degli infetti sfugge di mano” e il rischio esiste, perché “c’è sempre una festa danzante o un barbecue da fare, un funerale da celebrare”.
Così il coordinatore del Cts, Agostino Miozzo, sottolineando che “400 casi al giorno non sono tanti né pochi.
Dicono che il virus c’è ed è presente in tutto il paese.
Siamo ancora in una situazione governabile. Però è una situazione precaria e il passaggio, il salto quantitativo, può essere molto veloce, questo è il rischio vero”.