Enrico Remigio è il protagonista della prima e della seconda puntata della nuova stagione di
“Chi vuol essere milionario?”, il quiz di Canale 5 condotto da Gerry Scotti.
Il primo concorrente di questa nuova edizione si è aggiudicato il titolo di vincitore, conquistando un milione di euro, nella puntata di mercoledì 29 gennaio 2020.
Chi è Enrico Remigio – Il suo nome resterà sicuramente negli annali della televisione.
Ma Enrico Remigio prima di essere riconosciuto come colui che ha risposto senza timore, e dopo un lungo ragionamento, alla domanda da un milione di euro nella 14esima stagione dello show, ovvero:
“Cosa lasciò scritto sul suolo lunare Gene Cernan, l’ultimo uomo che mise piede sulla luna?”.
Enrico è un ingegnere originario di Pescara.
Dopo aver conseguito la laurea con il massimo dei voti, ancor prima di fare trent’anni è volato a Singapore per lavorare come manager in un’azienda motociclistica.
Proprio da Singapore, qualche mese fa, ha deciso di tentare i provini per partecipare alla trasmissione, convincendo gli autori per la sua determinazione e la sua bravura.
Il sogno di costruire una famiglia
Come raccontato anche da Gerry Scotti nel corso del programma, Enrico vive lontano da casa ormai da qualche anno, ma non è distante solo dai suoi familiari che, ovviamente, vivono in Italia, il giovane ingegnere vive lontano anche dalla donna che ama.
Infatti la sua fidanzata, di nazionalità francese, vive anche lei in Asia.
Ma a due ore di volo da Singapore e partecipando al quiz tra i suoi obiettivi in seguito ad una vincita consistente, c’era quello di ricongiungersi con lei e pensare finalmente a costruire una famiglia.
Il quarto campione di Chi vuol essere milionario.
Enrico Remigio è ufficialmente il quarto concorrente nella storia di “Chi vuol essere milionario” a vincere il montepremi, sfidando la sorte e rispondendo ad una domanda curiosa, difficile e affatto nozionistica.
Per la sua intuizione e la sua costanza, ma soprattutto per averci creduto fino in fondo.
Enrico è stato premiato e ha scelto quella risposta che l’istinto gli diceva essere quella giusta, poco prima di pronunciare il fatidico “la accendiamo”, infatti, aveva detto:
“Vado dove mi porta il cuore”.