Tra i momenti indimenticabili della sua carriera, c’era il celebre calcio nel sedere che Chinaglia gli aveva dato durante una partita contro l’Inter a San Siro. Chinaglia voleva rimproverargli il suo atteggiamento in campo dopo essere stato superato da Mazzola con un tunnel. Tuttavia, D’Amico preferiva ricordare i suoi gol, come quello segnato contro la Roma durante il suo primo campionato di Serie A, o la tripletta che aveva realizzato all’Olimpico per salvare la Lazio dalla retrocessione in Serie C contro il Varese.
Era un leader in campo e si metteva al servizio della squadra e del risultato, anche durante la difficile stagione 1979-80, segnata dallo scandalo del calcioscommesse e dalla retrocessione a tavolino.
La stagione 1979-80 si concluse con D’Amico in lacrime presso la sede della Lazio in via Col di Lana. La società aveva imposto la sua cessione al Torino per far fronte alle difficoltà finanziarie, una decisione che lui non avrebbe mai preso se fosse stato nelle sue mani. Tuttavia, l’addio durò solo un anno, perché entrambi, D’Amico e la Lazio, si resero conto che non potevano stare l’uno senza l’altra.
Questo è il motivo per cui il dolore dei tifosi è così intenso, sin dal momento in cui D’Amico aveva annunciato la sua lotta contro il tumore lo scorso maggio. I tifosi lo hanno sostenuto, rimanendogli vicino e dandogli forza fino all’ultimo momento. Con la sua scomparsa, non se ne è andato solo un campione, ma uno di loro, qualcuno che aveva condiviso la loro passione e i loro sentimenti per il calcio.
L’eredità di Vincenzo D’Amico rimarrà viva nel ricordo dei tifosi e nel mondo del calcio italiano. La sua brillante carriera sportiva, la sua abilità e la sua dedizione alla squadra saranno sempre ricordate come esempi di talento e passione per il calcio.
Oltre alle lacrime per la sua perdita, ci saranno sempre ricordi felici e emozionanti dei momenti in cui ha emozionato i tifosi con le sue giocate e i suoi gol. Vincenzo D’Amico, il Golden Boy della Lazio, rimarrà nel cuore di tutti coloro che hanno amato il calcio e che hanno avuto il privilegio di vederlo giocare.