Nel bollettino odierno diffuso dalla Regione Lazio, però, si sottolinea come i ricoveri siano aumentati di 17 unità, anche se le terapie intensive si mantengono stabili e ormai sono solo 6, di cui 3 all’Istituto Spallanzani, i pazienti che necessitano di terapia intensiva.
L’appello ai ragazzi: “Non sentitevi invincibili”
Per il momento, quindi, non sono numeri preoccupanti quelli fatti registrare dal Lazio, tanto che l’indice di trasmissibilità (Rt) è in calo a 0,7 (il monitoraggio si riferisce però a una settimana fa) grazie al contact tracing.
L’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, oggi ha però rivolto un appello soprattutto ai ragazzi: “Oggi è record di positivi.
Sono in prevalenza giovani e asintomatici. In questa fase il tema non sono né le ospedalizzazioni, né le terapie intensive che sono assolutamente sotto controllo e non danno alcuna preoccupazione.
Ma bloccare tempestivamente le catene di trasmissione rintracciando gli asintomatici ed evitare che venga diffuso il virus in ambito familiare.
Rivolgo un appello ai giovani: fate attenzione soprattutto ai vostri familiari e alle persone più care e se siete in attesa dell’esito del referto è opportuno rimanere isolati e non avere frequentazioni.
Non sentitevi invincibili perché il virus è più subdolo e può creare seri problemi a voi e i vostri cari.
Non sono molto preoccupato per i casi positivi asintomatici che stiamo scovando grazie a un’opera eccezionale di testing e di tracciamento.
Ma lo sono per gli effetti che questi possono produrre nella trasmissione all’interno dei nuclei parentali se vengono meno le regole di distanziamento”.