Leonardo Tanturli è sfinito. Prima di rispondere alla domanda fa un sospiro, quasi stia prendendo fiato dopo chissà quale apnea. «Sono io il papà di quel bambino», dice.
Chiediamo com’è andata. E lui: «Ieri pomeriggio (lunedì, ndr )lo abbiamo messo a letto e ieri sera a mezzanotte quando siamo andati da lui non c’era più».
Quest’uomo che non sa più dove guardare per cercare suo figlio si ferma a riflettere un momento su cosa può essere successo.
«Qui i bambini giocano in libertà, sono sempre fuori… Magari cercava noi che eravamo fuori e s’è perso» ipotizza. Non ha né voglia né tempo di aggiungere altro. Si scusa con gentilezza «ma devo andare, si sta facendo buio».
Il buio alla fine è calato senza nessuna traccia di Nicola, per la seconda sera.
Leonardo e la mamma del bambino, Giuseppina, raccontano di averlo messo a letto alle 19.
Ma fra le 19 e mezzanotte, quando si sono accorti che lui non era più nel letto, sono passate cinque ore.