Quando un 71enne di Taviano (Lecce) venne arrestato per atti sessuali su minori e sospettato della scomparsa del bambino, ma non è lui l’uomo ora identificato come presunto sequestratore.
Ma la vicenda aveva portato il pm leccese Stefani Mininni a riaprire le indagini, anche a seguito dell’istanza presentata dalla famiglia Romano.
Instanza rappresentata dall’avvocato Antonio Maria La Scala, presidente di Gens Nova, in seguito proprio all’arresto del 71enne di Taviano.
Stando a quanto emerge, a contribuire all’identificazione del sequestratore sono stati gli interrogatori.
Interrogatori di diverse persone coinvolte in vario modo nella vicenda, compresi gli stessi familiari di Mauro. fonte il riformista.it