(di Gabgiele G.) Il Presidente del Consiglio Mario Draghi lo ha annunciato chiaramente: dal 1 luglio partirà l’assegno unico per i figli.
La nuova misura tenterà di ridisegnare e riorganizzare gli aiuti alle famiglie, che verranno concessi sotto forma di assegno unico per i figli (l’importo varierà in base al reddito Isee e comporterà l’eliminazione del bonus bebè, del bonus mamma domani e, in generale, dei sostegni per i figli a carico).
Si tratta di una vera e propria rivoluzione nel suo campo, secondo tutti i partiti, che dopo mesi di stallo giunge alla prova del nove proprio a Palazzo Madama.
COME FUNZIONA L’ASSEGNO UNICO PER I FIGLI
L’assegno spetterà a tutte le famiglie con almeno un figlio di età non superiore ai 21 anni.
La richiesta potrà essere effettuata a partire dal settimo mese di gravidanza e la cifra verrà erogata ai genitori fino al compimento dei 18 anni del ragazzo.
Dopodiché, sarà possibile richiedere che l’assegno vada direttamente al figlio (questo fino al compimento dei suoi 21 anni), in modo tale da agevolarne l’autonomia.
L’importo massimo dell’assegno sarà di 250 euro al mese (ripartito tra i due genitori). Tuttavia, come già detto in precedenza, tale importo dipenderà anche dal reddito Isee della famiglia.