Il Governo sta sollecitando l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro perché acceleri le pratiche delle convocazioni.
Il Governo inoltre sembra essersi inasprito infatti, sta pensando di eliminare dall’elenco degli aventi diritto tutti coloro che rifiutano già alla seconda proposta di lavoro.
Nunzia Catalfo, ministro del Lavoro, ha sottolineato come sia effettivamente importante potenziare le politiche attive per il lavoro al fine di rendere sostenibili e fruttuosi i sussidi disponibili per i cittadini italiani.
Reddito di cittadinanza: i numeri dell’Anpal
Stando ai numeri in possesso dell’Anpal, ossia la già citata Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro, solo il 44,7% di quanti stanno percependo il reddito di cittadinanza ha provveduto ad attivare i patti per il lavoro.
Un numero molto basso, considerato il fatto che queste persone, sulla carta, avrebbero la necessità di lavorare.
Numeri e percentuali che dimostrano come questo sussidio sia stato un evidente fallimento, utile solo a foraggiare e a mantenere a spese dei contribuenti fannulloni che non hanno voglia di lavorare.
Una grande pecca dell’iniziativa, comunque, risiede anche nel mancato lancio dell’app che avrebbe dovuto far incrociare domanda e offerta di lavoro.
A questo aggiungiamo anche che il livello di istruzione dei sussidiati da inserire nel mondo del lavoro non si incrocia con le necessità dei datori di lavoro: il 72% dispone di un livello d’istruzione secondaria di primo grado, mentre solo il 2,5% ha un grado d’istruzione terziaria.
Reddito di cittadinanza: come spenderlo?
Da agosto le regole di come poter spendere i soldi del Reddito di Cittadinanza sono cambiate.
Le spese che si possono effettuare o non si possono effettuare vengono elencate sullo stesso sito del sussidio.
Dove viene spiegato abbastanza chiaramente che la cifra erogata mensilmente può essere spesa per ogni genere di acquisto di beni di consumo e servizi ad eccezione di alcune specifiche categorie elencate di seguito.
È vietato l’utilizzo del beneficio per giochi che prevedono vincite in denaro o altre utilità nonché per l’acquisto dei seguenti beni e servizi:
-acquisto, noleggio e leasing di navi e imbarcazioni da diporto, nonché servizi portuali;
armi;
-materiale pornografico e beni e servizi per adulti;
-servizi finanziari e creditizi;
-servizi di trasferimento di denaro;
-servizi assicurativi;
-articoli di gioielleria;
-articoli di pellicceria;
-acquisti presso gallerie d’arte e affini;
-acquisti in club privati.