Le foto mostrano il momento in cui 20.000 turisti in Cina si sono affollati in un parco nazionale dopo che questi ha offerto l’ingresso gratuito
Il Parco nazionale di Huangshan nella provincia orientale dell’Anhui in Cina ha chiuso i battenti il 25 gennaio quando l’epidemia di coronavirus è apparsa in Cina.
Meno di un mese dopo, il 21 febbraio il parco ha ricominciato a dare il benvenuto ai visitatori, ma ha ridotto la normale entrata autorizzata da 50.000 visitatori a 20.000.
Recentemente è stata data la possibilità per i residenti di entrare gratuitamente.
Questo nel tentativo di dare impulso al settore turistico, che è stato duramente colpito dagli effetti di Covid19.
Per questo i visitatori sono stati visti stiparsi nel parco nazionale durante il fine settimana.
Decine di migliaia di persone si sono radunate in fila spalla a spalla per entrare. Molte hanno scelto di non aderire alle linee guida di distanza sociale o di non coprirsi il viso.
Appena un’ora dopo l’apertura, le porte dei biglietti si sono chiuse in quanto è stata raggiunta la piena capacità. I funzionari si sono visti così costretti a respingere i turisti.
Molti parchi nazionali della zona stanno cercando di attirare i turisti con l’ingresso gratuito.
La provincia – che confina con l’epicentro Covid-19 Hubei – ha riportato 990 casi e sei morti, con l’ultima nuova infezione di Anhui segnalata il 27 febbraio.
In una dichiarazione del 5 aprile, il Parco nazionale di Huangshan ha affermato che continuerà a imporre l’uso delle mascherine e il distanziamento sociale ove possibile aumentando il numero di volontari.
Nel tentativo di impedire ai turisti di radunarsi in gran numero, il parco ha anche affermato che migliorererà il flusso e il controllo della folla.