Dagli spostamenti allo shopping, dai servizi alla vita sociale.
Le risposte alle domande più frequenti sul nuovo decreto del governo
Da lunedì 18 maggio si potrà uscire da casa senza alcuna giustificazione?
Sì, cadono tutte le limitazioni alla libertà personale.
Si potrà andare dove si vuole, incontrare le persone, muoversi con mezzi pubblici e privati ma ancora fino al 2 giugno si dovrà rimanere nell’ambito della propria regione.
Per spingersi fuori dai confini per i prossimi 15 giorni occorreranno ancora motivi di salute, lavoro o urgenza e solo in questo caso bisognerà ancora compilare il modulo di autocertificazione ed esibirlo a un eventuale controllo.
È possibile vedersi con gli amici, invitarli a casa?
Familiari, amici, colleghi, conoscenti non fa più alcuna differenza.
È possibile incontrarsi fuori o invitare a casa chi si vuole.
Bisogna sempre però tenere presente le regole che d’ora in avanti valgono in qualsiasi momento della nostra giornata:
l’obbligo di distanziamento sociale, almeno un metro, di indossare la mascherina in un luogo chiuso aperto al pubblico, o fuori quando non sia garantita la distanza.
E soprattutto il divieto di assembramento.
Il che vuol dire che, rispettate queste condizioni, si possono invitare anche le persone a casa, ma sono comunque vietate riunioni, feste private con un numero di persone elevato, a meno che non si disponga di una stanza dove si possa sempre osservare la distanza di sicurezza di almeno un metro.
Non è comunque prevista alcuna indicazione sul numero di persone che è possibile incontrare.
Si può andare a trovare dei familiari che abitano in un’altra regione e che non si vedono da prima del lockdown?
Non ancora.
La visita ai congiunti non rientra nello stato di urgenza ancora previsto fino al 2 giugno per giustificare lo spostamento tra una regione all’altra.
Alcuni governatori hanno stretto accordi per consentire una deroga in casi di famiglie che vivono nelle zone di confine a pochi chilometri, ma occorrerà consultare le ordinanze delle rispettive regioni.
Dal 3 giugno invece ci si potrà spostare liberamente da una regione all’altra senza alcuna giustificazione.
Gli italiani che risiedono e lavorano all’estero possono rientrare per incontrare i loro familiari?
Fino al 3 giugno il rientro a casa dall’estero è ancora consentito solo in caso di lavoro, salute o necessità.
Dal 3 giugno invece sarà possibile entrare in Italia da qualsiasi Paese europeo senza giustificazione e non sarà più necessario osservare la quarantena obbligatoria di 14 giorni.
La riapertura dei confini italiani significa dunque che si può tornare a viaggiare all’estero?
In linea teorica si. Dipende però dalle regole degli altri Paesi europei che, in questo momento, hanno ancora quasi tutti i confini chiusi verso chi proviene dall’Italia.
Nei prossimi giorni, però, una serie di accordi potrebbe cambiare la mappa degli Stati europei che accolgono cittadini italiani.
Da domani riaprono tutti i negozi? Si può andare a fare shopping dove si vuole?
Si.
In tutte le regioni italiane dal 18 maggio gli esercizi commerciali riaprono.