Dalle ricostruzioni degli investigatori è emerso un quadro famigliare difficile:
il padre beveva spesso ed era geloso e possessivo nei confronti della moglie, al punto che i due figli spesso non uscivano con gli amici per non lasciarli soli.
“Litigavano spesso”, raccontano i vicini di casa, che sentivano le urla.
Il sindaco di Collegno: “Purtroppo non abbiamo ricevuto segnalazioni”
“In questo periodo di emergenza per il coronavirus le richieste di supporto per conflitti famigliari sono aumentate.
Viviamo in un momento complicato – spiega il sindaco di Collegno, Francesco Casciano
– Gli sportelli psicologici e del Centro Donna sul nostro territorio sono sotto pressione in questo periodo.
Da questa famiglia però, purtroppo, non abbiamo ricevuto segnalazioni.
Bisogna sapere che in caso di bisogno ci sono luoghi dove si può chiedere aiuto”.
A carico del padre ucciso non risultano denunce o segnalazioni di violenza, sembra che la famiglia fosse troppo spaventata per poter fare questo passo.
Sull’accaduto indagano i carabinieri della stazione di Collegno e il Nucleo operativo del Comando provinciale dell’Arma, coordinati dal pm Fabio Scevola della Procura di Torino.