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Tutta Italia in zona rossa: il piano del governo per evitare boom dei contagi

I movimenti potrebbero essere limitati a un raggio massimo di 30 chilometri, anche se i più rigoristi nel governo vorrebbero ridurre questa cifra. Il divieto di spostamento il 25 e 26 dicembre e l’1 gennaio verrebbe eliminato, però, solo per i piccoli comuni. Con l’ipotesi che il resto d’Italia sia, di fatto, zona rossa.

Le chiusure allo studio per le festività natalizie

La riunione di oggi vedrà protagonista Luciana Larmogese, che dovrà fare il punto della situazione sui controlli, sulle multe e soprattutto sulle chiusure scattate in queste ore per gli assembramenti. In ogni caso saranno i prefetti a decidere se e dove bloccare la circolazione. L’ipotesi è quella di chiudere esercizi commerciali e locali pubblici nei giorni festivi.

Vuol dire, in sostanza, chiudere bar, ristoranti, pasticcerie e negozi nei giorni festivi e prefestivi. Rimarrebbero aperti solo farmacie, tabacchi ed edicole. Le chiusure potrebbero scattare già dal 19 o dal 20 dicembre. Anche se potrebbero pure slittare ai giorni più a ridosso del Natale.

I tre scenari e le diverse restrizioni per Natale
Secondo quanto riporta Repubblica, sono al momento tre gli scenari al vaglio del governo. Il primo varrebbe per il periodo dal 24 dicembre al primo gennaio: tutta Italia sarebbe zona arancione, non permettendo quindi di uscire dal proprio comune e chiudendo bar e ristoranti.

Il secondo scenario riguarderebbe solo i giorni festivi e prefestivi, quindi dal 24 al 27 dicembre, dal 31 dicembre al 3 gennaio e poi il 5 e 6 gennaio.

In questo caso l’Italia sarebbe tutta zona rossa: verrebbero chiusi i negozi, vietati tutti gli spostamenti e consentita una flessibilità minima solamente per il giorno di Natale, anche per permettere agli italiani di andare a messa.

Infine, c’è un terzo scenario, leggermente più morbido: andrebbe dal 24 dicembre al 6 gennaio e verrebbero chiusi bar e ristoranti con un rafforzamento del coprifuoco per le feste, magari dalle 18 o dalle 20, con l’obiettivo di bloccare cenoni, aperitivi e feste in casa.