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Terza ondata in Italia praticamente certa: la previsione della data secondo Galli

In una intervista al Messaggero, Galli precisa che la temuta terza ondata, a inizio 2021, appare pericolosa perché sarà alimentata da un numero di infetti molto alto.

“Ci sono più contagiati da Sars-CoV-2 in questo momento, in Italia, rispetto a quando sono state aperte le discoteche. All’epoca si facevano meno test, è vero, ma comunque c’era stato un reale crollo del numero dei sintomatici: anche contando gli asintomatici mai testati, c’è da pensare che il numero dei positivi fosse ben più basso di oggi”.

Continuiamo ad avere, in questi giorni, una quantità di persone con il virus che circolano sicuramente elevata. La riapertura delle Regioni, con questi presupposti, ha delle connotazioni che giustificano i timori dell’Istituto Superiore di Sanità.

QUANDO ARRIVA LA TERZA ONDATA

Che la si chiami terza ondata o prolungamento della seconda poco importa, avvisa Galli, “però è evidente che nel momento in cui gli spostamenti accentuassero i rischi che stiamo correndo, sarebbe una certezza vedere ricrescere in modo marcato i contagi”.

Se più persone si muovo a Natale e Capodanno, causeranno inevitabilmente un incremento delle infezioni. “Più rimescoli le carte, più aumenti le persone che si spostano, più aumenti le occasioni di contagio. Capisco la contraddizione: nella grande città, se si limitano gli spostamenti ai confini comunali, l’effetto è differente rispetto a un piccolo centro. Ma l’obiettivo è semplice: ridurre il numero delle persone che si muovono. Più apertura dai, più rischi aggiungi: spero che i cittadini usino il buon senso”.

La contezza dei casi di contagio avvenuti a Natale ce l’avremo dopo le feste, momento clou perché sarà proprio quando riapriranno le scuole.

Il periodo delle feste vedrà comunque anche un calo dell’esecuzione dei tamponi molecolari, dunque “i dati per un po’ saranno imperfetti”. I segnali di una terza ondata potrebbero arrivare attorno al 7 gennaio, quando dovremo riprendere alcune attività, a partire dalle scuole in presenza.