Susanna e la figlia trovate morte: le toccanti parole dell’ex compagno
Una tragedia ha scosso la comunità di Treviso la scorsa domenica mattina, quando i corpi senza vita di Susanna Recchia, una donna di 45 anni, e della sua figlia di tre anni sono stati rinvenuti su un isolotto nel fiume Piave.
La drammatica scoperta ha sconvolto non solo i familiari, ma anche l’intera collettività. Il primo a lanciare l’allarme per la scomparsa di madre e figlia è stato Mirko De Osti, l’ex compagno di Susanna e padre della bambina.
Le sue parole, cariche di dolore e disperazione, raccontano l’immenso vuoto che questa tragedia ha lasciato.
Il dramma di Susanna Recchia e della figlia
La morte di Susanna Recchia e della sua bambina ha lasciato sgomenti amici, parenti e conoscenti. Le due sono state ritrovate senza vita in una zona isolata del Piave, vicino Treviso, alimentando un dolore collettivo che si fa fatica a descrivere. Il procuratore di Treviso, Marco Martani, ha dichiarato che l’ipotesi principale è quella di un omicidio-suicidio. “Non ci sono elementi concreti che possano smentire questa ipotesi. Si tratta di una tragedia probabilmente causata da una grave forma di depressione”, ha aggiunto il magistrato, sottolineando come l’ombra della malattia mentale abbia potuto contribuire a questo terribile epilogo.
Susanna stava affrontando un momento molto delicato della sua vita, poiché era in procinto di separarsi dal compagno, Mirko De Osti, una situazione che spesso porta con sé stress emotivo e psicologico. Tuttavia, nessuno poteva immaginare che la sua sofferenza interiore potesse condurla a un gesto tanto estremo. La comunità è ora impegnata a riflettere sull’importanza della salute mentale e sul ruolo del sostegno psicologico in situazioni di grande fragilità.