L’uomo ucciso era già noto per i suoi precedenti di violenza in famiglia.
Dall’autopsia effettuata sul suo corpo è emerso che è stato appunto pugnalato 185 volte e la maggior parte delle coltellate, ben 119, lo hanno raggiunto al torace.
E poi ancora è stato colpito al collo, alla testa e alle braccia.
Quattro le coltellate fatali al cuore e al polmone: tutte le altre erano superficiali.
Il delitto ha scioccato e diviso l’opinione pubblica in Argentina: c’è chi ritiene che l’omicidio non sia assolutamente da giustificare, altri invece ritengono che Paola Córdoba abbia agito legittimamente per difendersi dal marito violento.
In tanti lunedì hanno marciato davanti alla stazione di polizia per chiedere di liberare madre e figlia:
“Mia sorella e mia nipote hanno vissuto 21 anni di calvario”, ha detto la sorella di Paola Córdoba secondo cui l’uomo avrebbe anche costretto in passato la moglie a prostituirsi.