Che si trasformano però il “serbatoi di infezione”, come dichiarato dal professor Galli, infettivologo del Sacco di Milano.
I test si estendono ai familiari
“Dopo i primi sintomi, raffreddore e tosse, pensai fosse colpa dell’aria condizionata, ma decisi comunque di andare dal dottore.
Anche lui mi disse che non sembravano sintomi da Covid, quindi continuai a fare la mia vita normale”.
Altre conseguenze sui familiari. “Il nonno è finito in ospedale, ma è stato dimesso e ora è in fase di ripresa.
Fortunatamente io, mia cugina di 12 anni e mia nonna non abbiamo avuto problemi e dopo quattro settimane chiuse in casa siamo tornate negative.
Papà invece no: mi diceva di stare tranquilla, che non si trattava del virus.
Anche io la pensavo così. Ora però non posso tornare indietro”.