Che un decreto del governo lo permetta è una vergogna.
Che l’Inps (che non ha ancora pagato la cassa integrazione a migliaia di lavoratori) abbia dato quei soldi è una vergogna. In qualunque Paese al mondo, tutti costoro si dimetterebbero” dice Matteo Salvini.
Il leader della Lega aggiunge poi: “Chiunque siano, immediata sospensione”. Reazioni da Forza Italia.
“Molti di noi, nei mesi dell’emergenza e non solo, hanno destinato in tutto o in parte l’indennità di parlamentare in favore di chi era in difficoltà o lottava in prima linea.
Accanto a noi c’era invece qualcuno che senza alcun rispetto ha intascato il bonus.
Per dissipare qualsiasi dubbio sarebbe il caso che chi ha usufruito del bonus esca volontariamente allo scoperto e spieghi se, magari e auspicabilmente, si è trattato di un errore dovuto allo zelo di un consulente.
Non c’è alcun segreto da proteggere né alcuna privacy da tutelare nell’attività di un parlamentare: tutto deve avvenire alla luce del sole.
Chi ha intascato spieghi, restituisca (se non l’ha già fatto) e si chiuda al più presto questa tristissima pagina” scrive in una nota il deputato e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato, Giorgio Mule’.
E da Fratelli d’Italia. “Parrebbe che 5 parlamentari abbiano chiesto il bonus Inps Partita Iva da 600 euro.
Riprova di 2 cose:
1. Ci sono dei pidocchiosi nel Palazzo
2. Siamo governati da degli incompetenti che scrivono norme che consentono questi sprechi.
Un governo di inetti continua a distribuire bonus a pioggia senza alcun buonsenso.
Il bonus P. IVA non prevede limite di fatturato e neppure limite di reddito da altre fonti.
E quindi sì, secondo la legge scritta dal Pd e dal M5S hanno diritto al bonus 600 euro pure i plurimilionari e i parlamentari.
Questo lo scandalo vero” scrive su Facebook il senatore Giovanbattista Fazzolari.
Giorgia Meloni, a caccia dei deputati, lancia l’hashtag ‘Bonus Inps io no’:
“Che squallore! Gli italiani sono in ginocchio e qualcuno nel Palazzo si preoccupa solo di arraffare sempre di più.
Ma questo scandalo mette in evidenza anche una vergogna che Fratelli d’Italia ha più volte denunciato:
il Governo, incredibilmente, non ha previsto alcun tetto di fatturato e di reddito per il bonus P.IVA, col risultato che ne ha diritto pure chi fattura milioni o ha altre importanti fonti di reddito” dichiara la leader di FdI.
Sarebbero 3 deputati della Lega, uno del Movimento 5 Stelle e uno di Italia Viva, secondo quanto riporta Repubblica, i parlamentari che avrebbero fatto richiesta del bonus.