I contagiati sono saliti a quota 99 e i morti sono 5.
Ieri altri due decessi. Indaga la Procura Esami sui pazienti dimessi dal 1° maggio.
Ospiti negativi sono risultati positivi dopo 4 giorni
Sembra che all’interno dell’Irccs San Raffaele Pisana di Roma il virus circolasse da più di un mese.
I soggetti positivi sono saliti a 99 e i decessi sono ora cinque, nella giornata di ieri ci sono state altre due vittime.
Al San Raffaele il virus c’era già da un mese
Come riportato dal Messaggero, da ieri la Regione Lazio ha esteso i tamponi coronavirus anche a pazienti che erano stati dimessi dal primo maggio, mentre prima i controlli erano solo dal 18 maggio in avanti.
A preoccupare anche il fatto che alcuni tamponi con esito negativo, ripetuti a distanza di quattro giorni siano invece risultati positivi.
Andando quindi ad aumentare il numero di pazienti infetti.
Alessio D’Amato, assessore alla Sanità del Lazio, ha ammesso che il focolaio del San Raffaele stia impegnando non poco.
Si è detto inoltre preoccupato per questo cluster, proprio adesso che la curva dei contagi si era appiattita da qualche settimana.
Altri focolai si erano verificati in strutture dello stesso gruppo ma erano poi rientrati senza particolari problemi.
D’Amato ha sottolineato che “l’attenzione resta altissima”.
A indagare ci sono i medici del Seresmi, i detective del virus che si occupano dell’indagine epidemiologica per capire in che modo e dove si è propagato il Covid-19, e adesso anche la Procura, pronta ad aprire un fascicolo.
Su richiesta del procuratore aggiunto Nunzia D’Elia, i Nas dei carabinieri hanno ispezionato la Asl 3, facendosi consegnare i documenti relativi a cartelle, visite, dimissioni e accessi dei pazienti.
Questi controlli serviranno ad appurare se siano state seguite tutti i protocolli previsti anti-contagio, di ingresso e uscita, e soprattutto quelli riguardanti i test e i tamponi.
Il San Raffaele intanto è stato dichiarato zona rossa e si trova isolato da una decina di giorni.
A breve vi sarà un’ispezione al suo interno.
A indagare anche la Regione per cercare di capire se qualcosa possa essere andato storto sull’utilizzo di mascherine, distanze di sicurezza e percorsi separati tra gli ospiti dell’istituto.