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Roberta Ragusa, Antonio Logli: “La verità, quella vera, prima o poi verrà a galla”.

Le indagini puntarono fin da subito verso il marito, Antonio Logli, il quale ha sempre dichiarato la sua innocenza e sostenuto la versione secondo cui la donna si sarebbe allontanata volontariamente da lui.

Secondo la ricostruzione, quella sera Roberta scoprì la relazione dell’uomo con Sara Calzolaio, la segretaria dell’autoscuola di proprietà della famiglia Logli.

Ne scaturì dunque un litigio che vide la donna uscire di casa in pigiama. A quel punto Logli l’avrebbe raggiunta, condotta in una via appartata e, infine, uccisa e nascosto il cadavere.

La mattina seguente fu lui stesso a denunciarne la scomparsa.

Alle indagini seguì un processo giudiziario durato ben sette anni. Al termine la Cassazione, il 10 luglio del 2019, confermò la condanna a 20 anni.

IL RICORSO DELL’UOMO

L’uomo si era anche rivolto alla Corte europea per i diritti dell’uomo con l’intento di dimostrare la sua innocenza, ma il suo tentativo non è andato a buon fine e lo scorso aprile la Corte ha respinto il suo ricorso. (di Gabriele G.)