Le Regioni in ordine sparso sulla chiusura delle scuole
La decisione è frutto anche della conseguenza di un altro cambio, quello delle soglie per la classificazione delle Regioni a rischio. Con criteri più stringenti, infatti, la possibilità che le scuole venissero aperte in alcuni territori il 7 gennaio per poi richiudere solamente due giorni dopo era tutt’altro che improbabile.
Alcune Regioni, infatti, con il monitoraggio di venerdì 8 gennaio da parte dell’Iss potrebbero passare in zona arancione o rossa, il che vuol dire scuole superiori chiuse.
Il governo è stato spinto verso un rinvio anche dalle Regioni di centrodestra, che vogliono rinviare il rientro in classe. Veneto, Friuli Venezia Giulia e Marche hanno già, con ordinanza regionale, deciso di mantenere le scuole chiuse fino al 31 gennaio.
Oggi il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, chiederà di ritirare le ordinanze regionali per puntare a una totale uniformità nazionale. Ma non è detto che le sue richieste vengano ascoltate.