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Resinovich, svolta nel caso: c’è la data di morte, cosa hanno scoperto

 

La perizia medico-legale e il contributo degli esperti.

Il team di medici legali che ha condotto questa indagine comprende due esperti nominati dalla procura, Fulvio Costantinides e Fabio Cavalli. Il loro lavoro si è svolto presso l’Istituto di Medicina Legale di Milano, dove parte dell’autopsia e delle analisi successive sono state eseguite, specialmente dopo la riesumazione del corpo di Liliana. Nel frattempo, altre analisi comparative e incrociate sono state condotte a Trieste, fornendo una panoramica più ampia sulle circostanze della morte della donna.

Uno degli aspetti chiave emersi dalla perizia riguarda il microclima del luogo del ritrovamento del corpo, un piccolo boschetto situato nei pressi dell’ex ospedale psichiatrico di Trieste.

Le sonde utilizzate durante l’indagine hanno rivelato che la temperatura in questo boschetto era più bassa rispetto a quella del centro cittadino, con una differenza di circa cinque gradi.

Questo dettaglio è fondamentale, poiché indica che il corpo di Liliana è rimasto a una temperatura di circa 4 gradi Celsius, simile a quella delle celle mortuarie, rallentando così il naturale processo di decomposizione.

Implicazioni della data di morte anticipata

La scoperta della data di morte anticipata, fissata al 14 dicembre 2021, apre la strada a nuove ipotesi e solleva domande su cosa sia accaduto durante le tre settimane tra la sua scomparsa e il ritrovamento del corpo.

Questo intervallo di tempo ha alimentato numerose speculazioni e rimane un elemento centrale nelle indagini. L’assenza di segni di aggressione da parte di animali selvatici, che solitamente popolano il boschetto, rappresenta un altro dettaglio sconcertante. In condizioni normali, ci si aspetterebbe che animali e insetti fossero attratti da un corpo in decomposizione, eppure nel caso di Liliana solo alcune formiche sono state rilevate sulla scena, mentre altri insetti erano completamente assenti.

Questo elemento contribuisce ad alimentare ulteriori dubbi su dove possa essere stato il corpo di Liliana prima del ritrovamento. È possibile che sia stato conservato in un ambiente controllato prima di essere spostato nel boschetto? Oppure ci sono altri fattori che hanno influenzato la mancanza di tracce di animali e insetti? Questi interrogativi restano ancora senza risposta, ma stanno spingendo gli investigatori a esplorare tutte le possibilità, compresa la teoria che il corpo sia stato spostato dopo la morte.

Le ferite sul volto: un possibile segno di aggressione?

Le lesioni sul volto di Liliana, inizialmente attribuite al contatto con la vegetazione, sono un altro punto di interesse emerso dalla perizia. La possibilità che queste ferite possano essere il risultato di un’aggressione non può essere esclusa, soprattutto alla luce della nuova data di morte. Se, come indicato, Liliana è deceduta il 14 dicembre, giorno della sua scomparsa, le ferite potrebbero essere state causate da un alterco o da una colluttazione, riaprendo l’ipotesi che dietro alla sua morte possa esserci un’aggressione volontaria.

Un ulteriore elemento che complica il quadro è rappresentato dalle testimonianze di una presunta lite avvenuta nei pressi del boschetto. Alcune segnalazioni parlano di una discussione che avrebbe portato a un intervento delle forze dell’ordine, ma al loro arrivo non fu trovata nessuna persona sul posto. Questo episodio, sebbene non sia stato finora collegato direttamente alla morte di Liliana, getta ulteriori ombre sul caso e aggiunge un nuovo livello di complessità all’indagine.

La causa della morte: asfissia

Un altro punto confermato dalle indagini è la causa della morte di Liliana Resinovich: l’asfissia. Fin dall’inizio, si era ipotizzato che Liliana potesse essere deceduta per soffocamento, ma la nuova perizia lo conferma definitivamente. Tuttavia, resta da chiarire se si tratti di un suicidio o di un omicidio. Nelle prime fasi delle indagini, l’ipotesi del suicidio era stata quella maggiormente considerata, ma con il passare del tempo e con l’emergere di nuovi dettagli, come la possibilità di un’aggressione, l’ipotesi dell’omicidio ha iniziato a prendere piede.

La modalità con cui l’asfissia si è verificata non è ancora stata chiarita del tutto, e le indagini proseguono per determinare se Liliana sia stata soffocata intenzionalmente o se abbia messo fine alla propria vita. La posizione in cui è stato trovato il corpo, le circostanze della scomparsa e i nuovi dettagli emersi dalla perizia medico-legale potrebbero giocare un ruolo cruciale nella risoluzione di questo dubbio fondamentale.

L’importanza dell’analisi dei dispositivi elettronici

Oltre agli esami medico-legali, un altro aspetto centrale nell’indagine è rappresentato dall’analisi dei dispositivi elettronici di Liliana, come il suo telefono e altri strumenti tecnologici. L’esame di questi dispositivi potrebbe fornire ulteriori informazioni su cosa sia accaduto nei giorni precedenti e successivi alla sua scomparsa. Al momento, nessuna persona è stata ufficialmente iscritta nel registro degli indagati, ma la possibilità che la morte di Liliana sia il risultato di un atto criminale è sempre più concreta.