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Regione ancora in lockdown dopo un anno dal primo caso Covid

Il 7 gennaio in Alto Adige tra la grande fiducia dei cittadini era stato dato il là ad una via autonoma nonostante il Governo italiano avesse classificato il territorio ‘zona rossa’.

La via autonoma non ha, però, portato gli effetti sperati anche perché nel frattempo l’Unione Europa aveva classificato l’Alto Adige/Sudtirol ‘zona rosso scuro’ costringendo la giunta provinciale a fare marcia indietro.

Un anno dopo il primo caso di Covid questa regione italiana è ancora in lockdown.

Oggi il governatore Arno Kompatscher, nell’annunciare altre due settimane di lockdown a partire dal 28 febbraio, ha detto, “vista la situazione che resta critica, c’è bisogno della massima cautela per quanto riguarda le riaperture e di continuare ad attenersi alle regole soprattutto per la presenza delle nuove varianti”.

La nuova ordinanza confermerà la possibilità di uscire dalla propria abitazione solo per lavoro, studio, motivi di salute o altre urgenze non rinviabili, le passeggiate, nonché la pratica sportiva che dovranno essere svolte nei pressi della propria abitazione.

Sempre fino al 14 marzo resteranno chiuse le attività commerciali (salvo quelle la cui apertura è già consentita) ma anche bar e ristoranti.

Nelle scuole medie, superiori, e all’università proseguirà la didattica a distanza mentre dall’1 marzo gli asili nido, le scuole dell’infanzia e le scuole elementari potranno tornare alla didattica in presenza, salvo nei 9 Comuni oggetto di restrizioni per la variante sudafricana.