Le persone selezionate saranno contattate al telefono dai centri regionali della Croce Rossa Italiana (sono circa 700 i volontari) per fissare, in uno dei laboratori selezionati, un appuntamento per il prelievo del sangue.
Il prelievo potrà essere eseguito anche a domicilio se il soggetto è fragile o vulnerabile.
Al momento del contatto verrà anche chiesto di rispondere a uno specifico questionario predisposto da Istat, in accordo con il Comitato tecnico scientifico.
La Regione comunicherà l’esito dell’esame a ciascun partecipante residente nel territorio.
In caso di diagnosi positiva, l’interessato verrà messo in temporaneo isolamento domiciliare e contattato dal proprio Servizio sanitario regionale o Asl.
Per fare un tampone naso-faringeo che verifichi l’eventuale stato di contagiosità.
La riservatezza dei partecipanti sarà mantenuta per tutta la durata dell’indagine.
A tutti i soggetti che partecipano, sarà assegnato un numero d’identificazione anonimo per l’acquisizione dell’esito del test.
Il legame di questo numero d’identificazione con i singoli individui sarà gestito dal gruppo di lavoro dell’indagine e sarà divulgato solo agli enti autorizzati.
Fonte AGI