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Patrick Zaki, la notizia improvvisa è appena arrivata, nessuno se lo aspettava:

Patrick Zaki respinge l’offerta governativa e disdegna gli incontri ufficiali, dando inizio a una controversia che fa scalpore. Tuttavia, vi è un cambiamento nel programma: il suo arrivo a Bologna è posticipato a lunedì.

Il giovane attivista, Patrick Zaki, ha rifiutato categoricamente l’offerta del governo italiano di tornare in patria a bordo di un aereo di Stato.

La notizia ha scatenato una serie di polemiche e speculazioni riguardo alle motivazioni del suo gesto. Al contrario di accettare il volo privato, Zaki ha optato per un semplice volo di linea dal Cairo a Milano Malpensa, pianificando poi di raggiungere Bologna solo il lunedì successivo. È importante notare che Bologna è la città dove Patrick Zaki ha svolto il suo lavoro di ricercatore prima di essere arrestato dalle autorità egiziane nel febbraio 2020.

La sua richiesta di evitare qualsiasi incontro ufficiale o foto con le autorità italiane ha destato interesse e perplessità all’interno dell’esecutivo. Le fonti governative hanno notato che sin dall’inizio delle trattative per il suo ritorno, Patrick Zaki sembrava esitante riguardo alla proposta di viaggiare con l’aereo di Stato, prendendo tempo prima di formulare una risposta definitiva.

Tuttavia, è emerso un nuovo elemento che ha portato al cambiamento del piano di viaggio. Patrick Zaki ha annunciato sui suoi profili social che i documenti ufficiali necessari per la revoca del divieto di viaggio saranno finalizzati domenica a mezzogiorno. Pertanto, è emersa la necessità di posticipare il suo viaggio per garantire che la sua situazione legale sia completamente chiarita. Con un tweet, ha rassicurato i suoi sostenitori a Bologna, promettendo loro di arrivare tra un paio di giorni, aggiungendo “dobbiamo solo aspettare altri due giorni”.