La situazione dell’orsa JJ4 nella provincia autonoma di Trento continua a suscitare polemiche.
Orsa JJ4, nuova ordinanza di Fugatti
Dopo che il Tar ha bloccato la prima ordinanza di abbattimento, il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha firmato una nuova ordinanza di abbattimento per l’animale, che è stato catturato dai forestali e rinchiuso nel recinto del Casteller a Trento dopo aver aggredito e ucciso un giovane di 26 anni nei boschi di Caldes, in valle di Sole.
Le associazioni animaliste, che hanno presentato ricorso contro la prima ordinanza di abbattimento, annunciano ora una nuova battaglia contro il provvedimento approvato da Fugatti. In particolare, la Lav ha annunciato che presenterà una diffida alla Apps, contro l’esecuzione dell’animale che configurerebbe, secondo gli animalisti, il reato di uccisione “senza necessità” di un animale previsto dall’articolo 544 bis del Codice penale. Tale reato prevede due anni di reclusione per mandanti ed esecutori.
Nonostante il ricorso presentato dalle associazioni animaliste, Fugatti ha deciso di firmare la nuova ordinanza di abbattimento. La data del prossimo 11 maggio, nella quale il Tar in sede collegiale avrebbe dovuto fornire il verdetto finale sull’orsa JJ4, visto il ritiro delle prime due ordinanze da parte del presidente della Provincia autonoma di Trento, rimane quindi il giorno in cui l’ Asl veterinaria trentina, su ordine di Fugatti, ha il mandato di eseguire la condanna a morte dell’animale.
La decisione di abbattere l’orsa JJ4 ha suscitato reazioni contrastanti. Da una parte ci sono coloro che ritengono che l’animale debba essere abbattuto per motivi di sicurezza pubblica, dopo che ha aggredito e ucciso un giovane. Dall’altra parte ci sono coloro che ritengono che l’abbattimento sia un gesto inutile e crudele, che non risolve il problema alla radice.