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Omicidio di Pierina Paganelli: Nuovi Dettagli sull’Ultima Telefonata e le Indagini sul Movente

Louis Dassilva, l’unico indagato per questo crimine, è attualmente detenuto in carcere, mentre le indagini proseguono per accertare il coinvolgimento di eventuali altre persone e definire con precisione il movente dell’omicidio. La vicenda ha scosso profondamente la comunità di Rimini, dove Pierina Paganelli è stata trovata senza vita nel garage del suo condominio in via del Ciclamino.

Le Ipotesi degli Inquirenti: Il Ruolo di Louis Dassilva e il Movente

Dalle prime fasi dell’indagine, gli inquirenti hanno puntato l’attenzione sulle persone più vicine alla vittima, cercando di ricostruire i rapporti personali e familiari che potessero aver portato al tragico evento. Tra le figure chiave emerse c’è Louis Dassilva, il principale sospettato, su cui si sono concentrate le investigazioni. Secondo l’ordinanza di arresto, l’ipotesi principale è che l’omicidio possa essere stato motivato dalla paura che Pierina Paganelli scoprisse una relazione extraconiugale tra Louis Dassilva e Manuela Bianchi.

Stando alle ricostruzioni fatte dagli inquirenti, Manuela Bianchi, moglie del figlio della vittima, temeva che la scoperta della relazione clandestina avrebbe potuto compromettere il suo legame con la figlia minorenne. Inoltre, vi era la preoccupazione che Paganelli, avendo un rapporto molto stretto con la nipote, potesse influenzare negativamente la situazione familiare di Manuela. Louis Dassilva, dal canto suo, temeva di perdere non solo la relazione extraconiugale con Manuela, ma anche i benefici economici derivanti dal suo matrimonio con Valeria Bartolucci.

Dassilva ha sempre negato ogni coinvolgimento nei fatti, affermando di non essersi mai allontanato dal suo appartamento la sera del 3 ottobre, circostanza confermata anche dalla moglie Valeria, sebbene questa fosse già a letto a dormire in quell’orario. Tuttavia, nuovi dettagli emersi da una telefonata che Pierina Paganelli avrebbe fatto ai nipoti nei giorni precedenti la sua morte potrebbero rivelarsi determinanti per le indagini.

La Telefonata della Vittima: Un Elemento Cruciale per il Caso

La telefonata in questione, intercettata dalle indagini, risulta essere un passaggio fondamentale per comprendere il clima di tensione e sospetti che circondava la vita della vittima. Secondo quanto riportato da Fanpage, Manuela Bianchi sarebbe venuta a conoscenza di questa telefonata tra Pierina Paganelli e i suoi nipoti, Chiara e Giacomo Saponi. Manuela avrebbe affermato di aver ascoltato parte della conversazione mentre si trovava sul balcone di Valeria Bartolucci, la moglie di Louis Dassilva. Tuttavia, questa versione dei fatti è stata successivamente smentita proprio da Bartolucci, che ha dichiarato di aver riferito lei stessa a Manuela il contenuto della chiamata, avvenuta il 2 ottobre 2023, un giorno prima del delitto.

Durante questa telefonata, Pierina Paganelli avrebbe espresso pesanti giudizi su Manuela Bianchi, accusandola di essere interessata solo a trovare un uomo ricco. In particolare, la vittima avrebbe detto: “Come farà Giuliano ad avere una vita bella e felice con Manuela che da 3 anni dorme sul divano? Non è più nemmeno una moglie, è solo una finta. La famiglia di Giuliano è ormai finita”. Questo estratto della conversazione, riportato da Valeria Bartolucci al pubblico ministero, suggerisce che Pierina fosse fortemente critica nei confronti della nuora e preoccupata per il futuro del figlio e della nipote.

Le parole di Pierina avrebbero potuto generare una forte preoccupazione in Manuela Bianchi, la quale, subito dopo aver appreso del contenuto della telefonata, avrebbe inviato un messaggio a Louis Dassilva esprimendo il suo timore che la relazione extraconiugale potesse essere scoperta. Questo messaggio potrebbe aver spinto Dassilva a intervenire in modo drastico, temendo che la scoperta del suo legame con Manuela potesse avere conseguenze disastrose per lui.

Le Indagini Proseguono: Alla Ricerca di Prove Definitive

Le forze dell’ordine stanno ora cercando di confermare queste ipotesi attraverso ulteriori accertamenti e l’analisi dei tabulati telefonici, delle conversazioni e delle prove raccolte. L’obiettivo è comprendere se la telefonata e i successivi messaggi tra Manuela Bianchi e Louis Dassilva possano essere stati il catalizzatore che ha portato all’omicidio di Pierina Paganelli.

La comunità locale segue con ansia lo sviluppo delle indagini, mentre si attende che la magistratura faccia chiarezza sui reali motivi che hanno portato alla tragica fine della 78enne. In un caso che ha visto emergere sentimenti di gelosia, tradimento e timori per il futuro, ogni dettaglio può fare la differenza nel ricostruire con precisione la dinamica del delitto.

Se confermate, queste nuove rivelazioni potrebbero costituire un elemento chiave per la condanna di Louis Dassilva, ma anche per comprendere più a fondo le tensioni e le motivazioni che hanno spinto all’omicidio. L’attesa è alta, e la speranza è che la verità possa emergere con chiarezza, permettendo alla famiglia di Pierina Paganelli di ottenere giustizia.