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Olimpiadi: Nicolò Martinenghi spiega perché non canta l’inno sul podio

Olimpiadi: Nicolò Martinenghi spiega perché non canta l’inno sul podio

 

Nicolò Martinenghi, nato nel 1999, è un talentuoso nuotatore italiano specializzato nella rana. La sua carriera è costellata di successi, tra cui spicca la medaglia d’oro olimpica nei 100 metri rana conquistata a Parigi 2024.

Inoltre, ha ottenuto il titolo mondiale nella stessa distanza a Budapest 2022 e ha trionfato nei 50 e 100 metri rana ai Campionati Europei di Roma 2022. Nonostante i numerosi successi, un gesto di Martinenghi sul podio ha attirato l’attenzione, portandolo a spiegare pubblicamente il motivo dietro la sua scelta.

Il trionfo olimpico di Nicolò Martinenghi

L’Italia ha celebrato il suo primo oro olimpico grazie alla straordinaria performance di Nicolò Martinenghi nella finale dei 100 metri rana. Questo risultato ha rappresentato un momento di grande emozione per Martinenghi, visibile sin dai primi istanti dopo la vittoria, quando ha incontrato i giornalisti e sul podio durante la cerimonia di premiazione.

È proprio su quel podio che Martinenghi ha scelto di non cantare l’inno di Mameli, una decisione che ha spiegato subito dopo. Prima di tutto, però, ha voluto esprimere la sua gratitudine: “Questa sarà una delle prime interviste in cui rimarrò senza parole, non ho molto da dire. La vittoria dipende anche dal cogliere l’attimo e trovarsi nel posto giusto al momento giusto”.

L’emozione post gara e il motivo della scelta

Durante l’intervista successiva alla gara, Martinenghi ha condiviso le sue emozioni: “Il tempo della gara non è stato dei migliori, anzi, è un po’ inspiegabile, come spesso accade nella rana. Questa vittoria è per tutti, davanti alla mia famiglia, la mia ragazza, i miei amici e tutte le persone che mi vogliono bene. Non so davvero cosa dire, è la ciliegina sulla torta che mi mancava. Ho vinto agli Europei e ai Mondiali, ma l’oro olimpico mi mancava dopo aver conquistato una medaglia a Tokyo. Oggi il mio allenatore, Marco, mi ha detto: ‘Se posso sbilanciarmi, sei tu quello che oggi starà meglio in acqua’. Durante la gara, non nego di aver chiuso gli occhi, non pensavo a nulla, sapevo solo di sentirmi bene”.

Martinenghi ha proseguito, esprimendo la sua gratitudine e la sua felicità: “Viviamo per questi momenti, ci sono tante cose che vorrei dire, ma un sorriso riassume meglio le parole che non si possono raccontare. È stato bellissimo vedere i miei amici, la mia famiglia, la mia ragazza, tutti qui a sostenermi. Oggi c’era chi ci credeva più di me, soprattutto il mio allenatore Marco, che ringrazio di cuore. Abbiamo condiviso tantissime esperienze, e arrivare alla fine di un anno difficile con un oro olimpico al collo è un’emozione incredibile”.