Nuovo virus preoccupa l’Oms: rischio di pandemia
Il pericolo di una nuova minaccia virale, denominata “Malattia X” dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), sta attirando l’attenzione degli esperti dopo l’era del Covid-19.
Questo nuovo patogeno, inserito nell’elenco delle malattie prioritarie dell’OMS insieme ad altre come la febbre emorragica Crimea-Congo, l’Ebola e la SARS, potrebbe superare il Covid-19 in termini di letalità, con il potenziale di causare venti volte più morti. Questo allarme ha spinto l’OMS a organizzare una riunione a Davos, in Svizzera, per sviluppare un piano di protezione contro questa possibile pandemia.
La “Malattia X” è descritta come una patologia scatenata da un agente patogeno ancora sconosciuto, il che la rende particolarmente insidiosa. Gli esperti ritengono che sia cruciale elaborare una strategia preventiva e discutere i nuovi sforzi necessari per preparare i sistemi sanitari alle sfide future. Il direttore dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, guiderà un panel di esperti provenienti da diverse aree, tra cui rappresentanti dell’industria farmaceutica, ministeri della sanità e leader aziendali.
Il rischio di una nuova pandemia è ritenuto significativo dall’OMS, che sottolinea la necessità di sviluppare e somministrare rapidamente vaccini efficaci per contrastare la malattia X. tuttavia, come dimostrato dalla precedente pandemia di Covid-19, non esiste alcuna garanzia che la risposta sia tempestiva ed efficace. Kate Bingham, che ha guidato la task force sui vaccini nel Regno Unito durante il 2020, avverte che la sensazione di normalità attuale rispetto al Covid-19 non dovrebbe portare alla compiacenza.
Bingham sottolinea che il numero di virus circolanti è notevolmente alto, con oltre 25 famiglie di virus attualmente conosciute e stime che suggeriscono l’esistenza di circa un milione di altri virus ancora da scoprire. Questi virus hanno il potenziale di passare da una specie all’altra, creando un ambiente favorevole alla trasmissione e all’evoluzione in pandemie. La globalizzazione, il sovrappopolamento delle città e la deforestazione sono identificati come fattori chiave che favoriscono il passaggio di virus da una specie all’altra.
Bingham sottolinea l’importanza di affrontare questi fattori ora, investendo risorse per prepararsi alla prossima pandemia. La globalizzazione ha reso il mondo più interconnesso che mai, facilitando la diffusione rapida di nuovi patogeni. Il sovrappopolamento urbano crea condizioni ideali per la trasmissione di malattie, mentre la deforestazione può portare alla perdita di habitat naturali, spingendo le specie a entrare in contatto più ravvicinato e favorendo il salto di virus da animali a esseri umani.
Il costo economico dell’inazione è enfatizzato da Bingham, che cita il Covid-19 come esempio. Anche se considerato un virus relativamente più lieve rispetto alla temuta Malattia X, il Covid-19 ha avuto un impatto economico enorme, con perdite di produzione e spese sanitarie pubbliche stimate in 16 trilioni di dollari. Questo sottolinea la necessità di investire in misure preventive per evitare futuri disastri sanitari ed economici.
Una delle proposte avanzate è la creazione di prototipi di vaccini per diverse famiglie di virus conosciuti, in modo da essere pronti a rispondere rapidamente a una nuova pandemia. Bingham sottolinea l’importanza di questa preparazione, suggerendo che sviluppare vaccini mirati alle caratteristiche specifiche della Malattia X potrebbe non essere impossibile. Tuttavia, questo richiederebbe un impegno significativo e una volontà globale di affrontare le sfide future nella sanità pubblica.
La minaccia della Malattia X rappresenta un richiamo alla necessità di prepararsi adeguatamente a una futura pandemia. L’OMS sta cercando di mobilitare una risposta globale attraverso riunioni come quella a Davos, mentre gli esperti sottolineano la necessità di affrontare i fattori che favoriscono la trasmissione dei virus. L’esperienza del Covid-19 ha dimostrato che la preparazione e la prontezza sono fondamentali per affrontare tali emergenze sanitarie e mitigare i loro impatti devastanti.