Lui è Nicolò. Nasce a Cremona nel 1993.
È un bambino solitario.
Legge tanto, tantissimo.
Cresce con i nonni, che gli insegnano le cose più divertenti, mangiare i biscotti quando ne ha voglia, correre a piedi nudi sull’erba.
Ha 5 anni. Il negozio dei genitori viene rapinato, mamma e papà urlano, piangono.
Nicolò scrive un racconto in cui parla del ladro. Lo rilegge, è fiero. I genitori lo stroncano.
Nicolò cresce. La scuola non gli va giù.
Gli insegnanti parlano chiaro, con quei voti non andrà da nessuna parte.
A casa gli tirano le orecchie, ma non serve a nulla. Bocciato. Mamma e papà sono disperati.
Lui invece è innamorato. Di una ragazza che non se lo fila, e gli spezza il cuore.
Nicolò abbassa la testa, si cuce sulla fronte la parola fallito e tira avanti per forza d’inerzia.
Passa il suo tempo sui libri.
Si sente vecchio, vuoto, ha voglia di scappare. È il 2013.
Nicolò va su internet, vende i fumetti, le scarpe, le magliette, la console dei videogiochi, il letto a castello, prepara lo zaino e parla con i genitori.